Intervista a Gianluca Sansone, narratore di biografie emozionali e fondatore di Chineur de Chefs.
AIC: "Che cos’è una biografia emozionale e quanto possono essere importanti i ricordi di vita vissuta anche nella comunicazione?"
Gianluca: "Le emozioni legate alla cucina passano dapprima per il cuore, osservando la presentazione di un piatto ma ancor più ascoltando o leggendo di come e perché lo Chef lo ha realizzato. I piatti sono sempre il risultato indiscusso delle proprie conoscenze da Chef, delle proprie esperienze e delle tante emozioni di vita vissuta.
Scrivere una biografia emozionale significa dunque immergersi nei ricordi e nelle emozioni degli Chef ascoltando quei singoli attimi e vivendo in modo profondo quelle stesse emozioni scendendo nel dettaglio dei singoli momenti, per raccontare in modo affascinante ed emozionante il percorso di vita vissuta.
Le emozioni si trovano infatti nella punta più in basso della piramide rovesciata del tempo e Chineur de Chefs va alla ricerca proprio di quei momenti, fermando il tempo ed ogni altra situazione diversa dalla pura degustazione dell’emozione. Questo metodo che ho creato, della piramide rovesciata del tempo, permette quindi di realizzare una narrazione coinvolgente che affascina il lettore generando un entusiasmo che va ben oltre l’interesse suscitato dalle belle foto dei piatti realizzati."
AIC: "Quanto è importante per uno Chef far raccontare la propria storia di vita e le emozioni vissute? "
Gianluca: "La storia e le emozioni vissute costituiscono quindi un elemento di fascino estremamente importante che permette al cliente di proiettarsi ed immergersi nei ricordi dello Chef vivendo un’intera esperienza coinvolgente.
Utilizzare questo tipo di strumento nella comunicazione offre dunque l’opportunità di sviluppare in modo elegante ed efficace il proprio personal branding da Chef, generando una comunicazione molto diversa dal solito ed instaurando una relazione emotiva, con l’obiettivo di trasmettere il desiderio di vivere un momento pieno, unico ed affascinante nella degustazione dei propri piatti. "
AIC: "Quanto contano le parole e come un racconto emozionale può divenire un vero e proprio strumento di marketing efficace per sviluppare il personal branding da Chef? "
Gianluca: "Valorizzare il percorso di vita personale e professionale, raccontando i tanti ricordi e le emozioni vissute, costituisce senza dubbio per uno Chef un ottimo elemento di storytelling. Nelle esperienze passate e nei momenti che segnano la vita c’è un valore intrinseco e profondo che va ascoltato e trasmesso con emozioni vibranti, perché chi decide di mangiare un piatto realizzato da uno Chef non lo fa solo per alimentarsi bensì per trascorrere un momento unico ed indimenticabile.
Grazie al racconto emozionale della vita dello Chef i clienti possono immergersi nella storia, per vivere sin dall’inizio un viaggio profondo nelle emozioni, proprio come succede per le opere d’arte, e questo è un elemento molto potente che agisce sul desiderio per generare la voglia di vivere un’esperienza culinaria coinvolgente. "